Gigliola per Luggau

Alzarsi alle 3 del mattino a Forni Avoltri con
una luna piena che si affaccia dalle montagne
di fronte è di per sé un’esperienza indimenticabile.
Poi, davanti alla chiesa illuminata, ci
si ritrova in chiesa per la benedizione assieme
agli altri pellegrini giunti da tutte le valli della Carnia,
molti anche dalla pianura friulana.
Si parte: affrontare la montagna al buio è davvero affascinante.
Dopo un po’ la salita comincia a pesare, il fiato
a tratti manca, ma bisogna stringere i denti per raggiungere
la cima, oltre la quale c’è l’Austria. Bella la somiglianza
fra la Carinzia e la Carnia: la gente, il paesaggio,
le mucche… tutto sembra simile, pur con le rispettive differenze.
Al santuario l’accoglienza è fraterna. Malgrado i vari conflitti
che nei secoli ci hanno coinvolto e diviso, la fede, la
montagna, l’affinità ci uniscono sempre.
Si può solo ritornare e rinnovare ogni anno questa toccante
esperienza.

Gigliola Di Piazza
da “Voci di pellegrini a Maria Luggau”

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