Cenno sull’opera

Le 20 fotografie che compongono la serie sono state, per la maggior parte, realizzate nell’Alta Val Degano nel 2020 e indagano l’aspetto emotivo che lega l’emigrante al suo territorio. Le immagini sono state pensate per la presentazione della pubblicazione “Via dalla Montagna” che ha come sottotitolo ‘Lo spopolamento montano in Italia’ (1932-1938) e la ricerca sull’area friulana di Michele Gortani e Giacomo Pittoni.
Le immagini sono un lavoro collettivo dei soci del CCFC APS che hanno scelto il luogo di ripresa, parlato con gli emigranti e le persone informate sulla situazione migratoria del loro paese.
I paesi, in particolare le frazioni dei comuni dell’alta Carnia, hanno subito e a tutt’oggi subiscono una continua emorragia di popolazione a cui, sembra, non ci sia rimedio.
Abbiamo sentito racconti di emigranti partiti nel dopoguerra, di quelli partiti recentemente e di giovani che dovranno partire.
Abbiamo ripreso le persone con la tecnica dell’immagine fantasma. Nelle dieci uscite abbiamo ascoltato chi è tornato per le ferie, altri che finalmente si sono ristabiliti nel loro paese, altre che non ritorneranno più.
Un gruppo dei componenti del CCFC APS si è alternato nell’attività di supporto, ascolto, indicazioni e organizzare dell’indagine.

Siamo usciti con semplicissime scatole stenopeiche (scatola da scarpe modificata) caricate con carta fotografica formato 13x18.

Tecnica di ripresa

Abbiamo fotografato con la tecnica dell’immagine fantasma per fondere assieme il ritratto della persona con il luogo del ricordo. La persona da fotografare si fermava davanti alla macchina stenopeica (scatola da scarpe modificata) per metà del tempo di posa, poi usciva dall’inquadratura per l’altra metà dell’esposizione. In questo modo l’ambiente dello sfondo era ben visibile e nitido mentre la persona era poco definita e si impasta con lo sfondo.