Il miglioramento della qualità e del tenore di vita, grazie ai progressi sanitari, alimentari e lavorativi, ha avuto ricadute estremamente positive sulla longevità della popolazione, rendendo più comune il raggiungimento di età un tempo straordinarie. L'età media delle persone è aumentata e gli anziani costituiscono una percentuale cospicua della nostra società. Si comprende allora il crescente numero dei centenari che, come mostra questa ricerca, sono una presenza considerevole nella nostra regione e soprattutto nella nostra provincia. Considerevole e degna di nota, di testimonianza, di racconto.
Questo lavoro nasce proprio dalla volontà di raccogliere volti e vissuti di persone che hanno attraversato un secolo di storia per molti versi eccezionale, assistendo al tumultuoso avvicendarsi dei suoi epocali eventi: due guerre mondiali, il regime fascista, l'avvento della democrazia, il miracolo economico... Nelle vite dei centenari che ho incontrato la grande storia è ben più di uno sfondo, ma una presenza decisiva e talora drammatica che ne ha orientato profondamente i percorsi. Il traumatico ricordo delle guerre ritorna in quasi tutti i racconti, come la miseria, la fame, il duro lavoro per sopravvivere e sostenere le numerose famiglie. Eppure, per quanto "consumati" da un'esistenza lunga e non facile, questi vecchi che ho incontrato mantengono saldo il loro legame con la vita, sereni e fiduciosi nel presente. Mi ha colpita constatare come nessuno abbia mai lamentato il peso degli anni o la stanchezza di vivere. Quasi tutti, al contrario, hanno espresso gratitudine per il lungo cammino percorso e gioia per ogni risveglio donato. Un insegnamento prezioso in un tempo, come il nostro, troppo spesso tiepido e svogliato verso la vita.
Naturalmente, le condizioni di salute dei centenari sono molto eterogenee. Un secolo di vita non può non aver indebolito e talora gravemente compromesso il loro fisico come la loro mente: durante la stessa gestazione di questo lavoro, alcune delle persone intervistate sono purtroppo venute a mancare. La gran parte, tuttavia, conserva forza e lucidità sorprendenti, tali da garantire, in alcuni casi, una vita addirittura autosufficiente.
Alla domanda di rito circa il segreto della loro longevità le risposte sono state svariate, ma molti (o meglio molte, visto che la maggioranza dei centenari sono donne) hanno sottolineato l'importanza della fede cristiana quale sostegno e guida nel corso di vissuti spesso irti di difficoltà. È evidente che dietro ogni volto raccolto in questa pubblicazione c'è non solo una rete di assistenza, ma soprattutto un mondo di affetti e di attenzioni senza il quale la vita si spegne rapidamente.
È stata davvero un'esperienza unica questo viaggio tra i centenari che per oltre un anno ho compiuto per il Friuli assieme all'amica Gigliola Di Piazza.